Rodari, famiglia |
XV-XVI secolo |
|
Famiglia di scultori proveniente da Maroggia, attiva dal XV al XVI secolo. Tra gli esponenti più importanti della famiglia, e uno dei massimi della scultura e architettura lombarda, vi è Tommaso Rodari, scultore e architetto, nato tra il 1450 e il 1460 e morto a Como nel 1527. E’ noto soprattutto per la sua attività nel cantiere della cattedrale di Como come scultore, dal 1484, e capo ingegnere, dal 1486. Sotto la sua direzione vengono eseguite gran parte delle decorazioni scultoree della facciata, la copertura delle navate, i lati esterni e il coro, ascritto però a Cristoforo Solari.
Sue opere sono disseminate in tutto il territorio lombardo, ma in particolare in Valtellina (chiesa di S. Maurizio a Ponte e S. Maria Assunta a Morbegno). A lui si devono i progetti per la Collegiata di Bellinzona (1514-1515). In Ticino, tabernacoli, altari, ancone e portali della cosiddetta “Scuola Rodariana” sono rintracciabili un po’ ovunque. Tra i più importanti quelli di Balerna, Carona, Vico Morcote, Arogno, del chiostro dei Serviti a Mendrisio, sulla facciata della Collegiata di Bellinzona, nella Cattedrale di Lugano. |
|
|

(foto © Colombo) |
Oratorio di S. Maria delle Grazie e S. Giovanni Battista: trittico dei Rodari |
| |
|
|
|
|
|
|
|